Santa Claus is dead

babbo natale è morto“Papà dobbiamo parlare”.
“Non adesso”.
Il “non adesso” è solo un modo di prendere tempo, perché sapevo che questa frase prima o poi sarebbe arrivata. E so anche cosa mi deve dire, Chiara. E visto che ha sette anni non voglio che i fratelli minori sentano la nostra conversazione.
Poi in disparte riprende “E’ vero che Babbo Natale non esiste?”. Vorrei risponderle stupito “Nooooon esiiiiiisteeee?”, ma sono anni che Chiara sa fare la tara al mio sarcasmo. E adesso mi chiede una risposta seria.
Penso che ai bambini si debba dire la verità. Magari cercando le parole giuste, ma la verità.
“Sì, Chiara. Babbo Natale non esiste. Ma parliamone io e te. Non dire niente a Luca e Federico. D’accordo?”
Da mesi ci siamo convinti che la Grande Stratega sappia del giochino, ma che fino ad oggi ha continuato a tacere per calcolo.
“Babbo Natale è una storia che si inventano i genitori per fare piacere ai bambini. I regali li comprano i genitori. Perché vogliono bene ai bambini e li vogliono fare contenti”
“Allora anche il topino che porta il soldino per il dentino… Sì. Infatti il disegno che mi ha lasciato aveva il tuo stile…” (Brava, eh! La mia critica artistica). “Sì, anche il topino e la befana”.

Ma mi viene un dubbio. Non voglio portarla a credere solo a ciò che può vedere, toccare, misurare.
Voglio che sia aperta a credere anche ad altre cose. Dio, amore, poesia…

Non voglio che la delusione per il fotogenico ciccione rosso, le rubi la voglia di sognare.
“Chiara, Gesù Bambino esiste. Solo che non perde tempo a portare i regali. Ci insegna a volerci bene. Pensa che bello un mondo in cui tutti ci vogliamo bene…”

22 comments

  1. …digli anche dei folletti…prima o poi….io intanto mi preparo per dire a Sara questa storia del ciccione rosso…..

  2. Proprio lo scorso Natale ho assistito ad un’accesa discussione tra bambini circa l’esistenza di Babbo Natale. Elena, avvallata dalla confessione fratello più grande, cercava di convincere l’intero gruppo della sua inesistenza, a dire il vero con poco seguito. Il gruppo dei fideisti si è aggrappato con le unghie con i denti alla barbone bianco di Babbo Natale portando le più svariate testimonianza per avvalorare il caso.
    Ad un certo punto, sono stata chiamata in causa affinché io, adulta, autorevole e affidabile dicessi la mia. Non mi andava di prendere una posizione così ho replicato: “ se ad una cosa ci crediamo veramente questa per noi è vera” . Peggiorando la questione.
    Di sicuro, quello che ho capito io, è che prima di far morire un sogno, un‘ illusione, ce ne raccontiamo tante. Da bimbi e da grandi.

    Bel post con poca testa e molti battiti.

  3. Credo che non avresti potuto dirle di meglio. Si le hai detto che Babbo Natal non esiste… ma non l’hai delusa perchè le hai insegnato a fidarsi di te e a chiederti verità “che potrebbero essere anche “non belle”. :)

  4. Fantastico…
    La cosa più difficile e’ insegnargli a non perdere la magia del sognare,di stupirsi, di gioire di ogni attimo della loro vita…
    PURTROPPO dovremmo imparare noi da loro…
    Spesso siamo noi adulti che li inquiniamo…

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