Con la noia

noia

Con la noia non fai molta strada. Ti si infila nei sandali, tra pelle e cuoio, s’aggiusta da sola, cerca il suo posto e provoca abrasioni. Si posa sullo zaino che fino a quel momento ti sembrava sopportabile e lo rende di un etto più pesante del tuo limite.
Con la noia quel libro lo apri anche. Ma il tuo occhio non lo imbrogli: non segue la riga. Rimbalza avanti e indietro come una pallina del flipper alla fine della stagione del mare, quando resta solo il vecchio bagnino con l’ultima moneta da cento lire e  nessuna tasca dove metterla. Allora ding ding ding fino a quando, senza passione, vede la biglia di acciaio andare dietro a tutte le altre.
Con la noia quei progetti che dovevano traghettarti sulla felicità ti lasciano a metà del guado, dove l’acqua è bassa e sotto c’è tanto di quel fango da incollare scarpe e piedi.
Con la noia finiamo a cambiare la data a quell’unico quotidiano proposito del lo faccio dopo.
Con la noia ci giriamo indietro e la troviamo lì: che segue il nostro traghetto a una distanza così perfetta che sembra legata da una cima invisibile. Mai che si avvicini, mai che si allontani, mai che ci tocchi. Sempre lì.

Ma a volte nella noia si trova la spinta per alzarsi dai divani della vita. Quando cominciano a diventare polverosi e troppo caldi. Per uscire da quella presa troviamo quella forza che somiglia più a un rimbalzo casuale che a uno slancio. E in un attimo siamo fuori. Magari vestiti in modo inopportuno, ma fuori. E non importa se qualcuno chiamerà coraggio quel moto centripeto, non importa davvero.
Importa che siamo fuori. dove c’è ossigeno, paura, novità, pensiero difforme. E quella noia l’abbiamo lasciata indietro. Almeno per oggi lasciata indietro.

 

23 comments

  1. Sono d’accordo con Silvia, bisogna saper cogliere il momento adatto.
    Io ho tanti difetti ma la noia è per me una perfetta estranea, non mi annoio mai.
    Leggerti è sempre bello, Simone. Ciao, buona serata a te.

  2. Il divano serve per crogiorlarcisi magari al calduccio sotto un bella copertina… che fa tanto Linus, ma chi non ama una bella copertina calda?
    La noia per mia fortuna è qualcosa che non conosco: Intendiamoci, non è che sia spemre impegnatissima a fare chi sa che, momenti in cui non faccio assolutamente nulla anzi, peggio ancora, momenti in cui sto a guardare il mondo che mi gira in torno ne ho parecchi (e spesso sono momenti che durano ore), ma neppure allora riesco ad annoiarmi.

  3. Per natura siamo fatti di alti e bassi, e con il tempo ho imparato che la noia va contrastata mettendosi subito in azione, facendo qualunque cosa, anche quando “per noia” non riusciamo a fare quello che andrebbe fatto proprio in quel momento…

  4. credo ci sia una differenza tra noia e apatia… e per come l’hai descritta mi viene più da pensare alla seconda… la noi in fondo è uno fermarsi ma c’è quel fastidio a stare fermi… mi pare una sensazione in qualche modo da ” blocco movimentato”…
    ( quando Mini sbuffa e dice che non sa cosa fare e si annoia, come madremerda dell’anno rispondo : ” tranquillo, di noia non è mai morto nessuno, ingegnati!”)
    buona vita
    Tati

  5. Io tra le tue righe ci riconosco qualcuno a me vicino. La noia appartiene ai pessimisti che di un piccolo problema ne fanno un vero fardello. Io ottimista di natura, come miss Fletcher, non mi annoio mai. Trovo piacere anche nello strusciare un pavimento o lavare un piatto. Non mi annoio e vorrei tanto prendere per mano questa persona che si annoia, vorrei strattonarlo e fargli capire che la vita è breve, che bisogna goderla fino in fondo. Non sarò mica io il suo problema :-( me lo sono chiesta tante volte. Un cro saluto da una nuova tua follower :-)

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