Se mio nonno fosse ancora vivo oggi mi sarei segnato di chiamarlo per fargli gli auguri. Cercando di indovinare l’orario giusto, quello in cui è più facile trovarlo vicino al telefono. Magari poco prima di mezzogiorno: quando lui era già pronto a tavola prima ancora che fosse pronto in tavola. E allora sì che lo sentivi brontolare.
Gli direi qualche frase stupida tipo “Certo che centocinque anni sono proprio tanti!”. Certo: è del dieci.
Gli direi che è un peccato che Francesca l’abbia solo intravista e che non abbia conosciuto i bambini. Gli piacerebbero tanto, ne sono sicuro. Non gli darebbero soddisfazioni, quello no. Perché anche passandolo a trovare, le raccomandazioni si dimenticano in fretta: due saluti al volo, due risposte su come va la scuola e poi fuori. Perché il richiamo del bosco di noci è irresistibile. E via a raccogliere uova e a tagliare angurie difettose con il badile, per darle alle anatre.
Ma di una cosa saresti fiero, nonno Duilio, di vedere come sono svegli e spiritosi. Sempre con la battuta pronta. E magari diremmo che è una cosa ereditaria, come essere testardi e avere buona memoria. Ah no: non guardare me. Io parlavo di te.
E poi mi racconteresti le tue storie (sempre quelle) e io starei ad ascoltarle una volta ancora. Ma sai che rinfacciano anche a me di raccontare sempre le stesse storie?
Chiuderei promettendo di venirti a trovare, come ho sempre fatto. Senza avere un’idea precisa di quando sarà. Certo che centocinque sono proprio tanti.
Non ti so dire quanta dolcezza ci sia in questo post.
Abbracci, Simone, secondo me tuo nonno è molto fiero di te.
era una cosa piccola, così
Le cose piccole mica sempre sono piccole.
Quanto mi sento vicina alle tue bellissime parole.
questo è molto bello
Sarebbe fiero dei ragazzi, lo so…li avrebbe coccolati allo sfinimento e si sarebbe fatto spiegare il funzionamento del pc ☺️
Molto, molto tenero il tuo ricordare
Ciao
.marta
No, no: ma quale PC. Brontolerebbe e gli racconterebbe tante storie.
I nonni che hanno vissuto l’essenzialità delle cose belle della vita, tra gli alberi, il sole e gli animali, sono quelli che hanno avuto i regali più belli. Quanto avrei voluto rinascere nonno! ;)
Midnight in Paris? (Io penso che dobbiamo cercare di fare bene quello che ci è capitato, divertendoci)
No, ero io ahaha! Sì, hai ragione, ma resta tra i miei sogni quello di poter vivere nella campagna che nonno amava tanto. E chissà…
Anche mio nonno compiva gli anni il 10 febbraio, ne avrebbe compiuti 98. Che belli i nostri nonni.
Commovente. Letto quando l’hai pubblicato e poi ho aspettato a commentare perchè parlare di nonni scatena in me sentimenti forti. L’ho riletto e ancora, commovente.
davvero? Ho scritto una cosa così…
Così commovente. Sì
certi nonni sono le radici buone a cui fare sempre riferimento, io ne ho avuti due splendidi
Che bella l’espressione “sono le radici buone”
Che nostalgia… anche mia nonna era così, uguale. :)
Un giorno una persona mi ha detto che paradiso o non paradiso, noi continuiamo a vivere nei ricordi belli di chi ci ha voluto bene.