Sono in vacanza. Ho una di quelle bombolette di schiuma da barba da viaggio. Una di quelle che ti danno l’idea di essere saggio, perché hanno un volume molto minore delle altre. Risparmio vanificato ampiamente dai, magliette e tuta da ginnastica in più. Che alla fine di una vacanza escono dal fondo di una valigia inutilmente carica. Si stropicciano gli occhi. Si stirano le rughe e dicono “Ma almeno una volta potevi indossarci!”.
La mini bomboletta di schiuma da barba è di marca Proraso. Emolliente, rinfrescante, e un altro paio di aggettivi poco convinti che il responsabile marketing ha copiato dai concorrenti. Ma mi piace, esteticamente. E’ verde scuro con qualche scritta bianca e verde chiaro. Senza effetti speciali argentati. Senta colori rosso acceso. Senza evocare isole tropicali. E’ una schiuma da barba che fa la schiuma da barba.
Quando era nuova, ne spruzzavo una dose generosa sulla mano destra e la spargevo sul viso. Dopo averlo inumidito e massaggiato pensando ad altro.
Ma a mano a mano che la bombola si fa più leggera, comincio a essere misurato nella dose. Non voglio finirla. Non voglio restare senza. Non voglio sprecarla troppo in fretta.
Io comunque lo sapevo dall’inizio, che sarebbe finita. Ma nonostante questo l’ho sprecata. Senza rifletterci. O peggio: pensandoci, ma senza avere il coraggio di comportarmi nel modo giusto. Penso queste cose e sorrido. Proprio adesso che il gas non ha più schiuma da spingere fuori e fa un FIUUUU..FLR…FRL…FRL…FSSSssss.
Penso a come questo mio atteggiamento verso la mini bomboletta di schiuma da barba Proraso assomigli al mio atteggiamento verso la vita. Verso una vacanza, verso un’amicizia, verso un affetto. Che mi accorgo di non aver vissuto bene solo quando è vicino a fare uscire solo gas inerte. Senza cloro-fluoro-carburi.
comprane una e tienila lì…senza usarla…
che ne dici?
;-)
di vita?
ma nooooooooooooooo…di bonboletta!
la vita ce l’hanno regalata! e, a vita regalata, non si guarda in bocca, no? O no?
“Ma era quello il tempo migliore della mia vita e solo adesso che m’è sfuggito per sempre solo adesso lo so” Un Inverno in Abruzzo, di Natalia Ginsburg. è un inno a godere di tutte le schiume del mondo, ad usarle, a tuffarcisi dentro. che poi per rasarsi c’è sempre tempo .
Ma è solo alla fine, guardando quando hai il confine dell’Abruzzo pochi passi dietro le spalle, che ti accorgi…
Interessante riflessione.
tutte bolle :-)
Bolle si, ma vuoi mettere quanto è più morbida la pelle dopo? *_*
Occhio a maneggiare il rasoio quando sei alle prese con questi pensieri… :-)
farò attenzione :-)
Meglio non centellinare la vita… quando l’ho fatto mi sono pentita.
cercavo di parlare della consapevolezza, della misura. Non del risparmiarsi
La bomboletta Proraso è sempre rimasta molto “vintage” e a me piace per questo.
Mi piace anche il tuo modo di vivere le cose, che è anche un po’ il mio, perché magari non le viviamo bene, ma le viviamo così come ci viene di viverle in quel momento, e credo che sia meglio così.
Credo di non vivere nel migliore dei modi. Anche se sento di essere più vicino al migliore che al peggiore…
Spesso sappiamo quale sarebbe il comportamento giusto, ma gli facciamo ciao con la manina e andiamo da un’altra parte. Magari è giusto così.
Difficile trovare l’equilibrio tra calcolare troppo e trovarci a fine bomboletta…
Cioè, scusate, mi trovo a leggere tutto questo dopo un sacco di tempo. Per fortuna che internet non dimentica nulla.
Ecco, volevo dire che “calcolare” e “vivere” fanno a pugni tra loro: credere di avere un sacco di schiuma a disposizione e sprecarla, non usarne la quantità utile a goderne appieno, sono tutte forme di negazione della vita, che è semplicemente USA LA TUA SCHIUMA! Nella quantità che ti serve, nel momento in cui serve. E quando è finita ciao, almeno l’hai usata esattamente per lo scopo che aveva.
Mmmm… l’ho scritto perché vorrei saperlo fare io.
Hai ragione, ma nella teoria sono bravino :-)